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Al via la fase operativa #dopoExpo

Lo Human Technopole sarà organizzato in 7 Centri (Medical Genomics, Neurogenomics, Agri-Food and Nutrition Genomics, Data Science, Computational Life sciences, Analysis, decision and Society, Nano Science and Technology) e 3 facilities condivise (Central Genomics, Imaging, Data Storage and High Performance Computing).

"Il decreto firmato - afferma il Ministro Maurizio Martina - segna concretamente il primo passo operativo verso la realizzazione di Human Technopole, con lo stanziamento di 80 milioni che si aggiungono ai precedenti 50 milioni che il Governo aveva stabilito per entrare come socio in Arexpo. Noi ci siamo. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra perché, accanto all'ITT, abbiamo lavorato con le tre università pubbliche di Milano e ingaggiato il CNR e l'istituto superiore di Sanità. I prossimi due anni saranno cruciali. Nel gennaio del 2017 contiamo di porre già la prima pietra. Credo davvero che l'area di Expo possa diventare a tutti gli effetti una grande piattaforma di sviluppo della ricerca in grado di mettere ancora una volta e sempre di più Milano, la Lombardia e l'Italia al centro del panorama mondiale della ricerca". 

LE TAPPE DEL PROGETTO

-       febbraio 2016: consegna progetto Human Technopole;-       marzo-luglio 2016: valutazione progetto da parte del MIUR attraverso un panel di esperti internazionale;
-       luglio-agosto 2016: aggiornamento progetto, integrando le osservazioni del panel di esperti;
-       agosto-settembre 2016: verifica del MEF delle stime del fabbisogno finanziario (metodo costi standard);
-       settembre 2016: decreto che istituisce Human Technopole.
-       ottobre 2016: insediamento del Comitato di coordinamento;
-       entro dicembre 2016: definizione entità giuridica HT;
-       gennaio 2017: predisposizione e avvio bando per lavori e call internazionale per direttore scientifico e direttori centri HT;
-       febbraio 2019: piena autonomia operativa di Human Technopole dopo i 24 mesi di start up.

ORGANIZZAZIONE
Il progetto dello 'Human Technopole, Italia 2040' prevede l'insediamento nell'area Expo a Milano di un'infrastruttura centrale di laboratori che ospiterà a regime circa 1500 fra ricercatori, tecnici e amministrativi. Altri laboratori sorgeranno all'interno degli istituti di ricerca partner, sotto forma di Outstation. La fase di start-up durerà 3 anni, al termine della quale è prevista una prima valutazione da parte di panel internazionali. 

TEMI

La genomica di base sarà il focus del Centro di Medical genomics, con particolare attenzione ai meccanismi delle malattie oncologie e auto-immuni, invecchiamento e infiammazione. Le strategie terapeutiche saranno studiate in modo da adattarsi ai diversi profili genetici dei pazienti, avviando quindi test pre-clinici in collaborazione con alcuni istituti ospedalieri milanesi. 
Le malattie neurodegenerative, quali Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica, saranno oggetto di studio delCentro di Neurogenomics, seguendo la progressione della malattia nei pazienti, associandola allo stile di vita, alimentazione e storia famigliare. Tali studi saranno affiancati dallo sviluppo di nuove tecnologie per l'analisi del cervello.
Il Centro di Agri-food and Nutrition Genomics sarà la struttura in cui i migliori esperti nei settori dell'agroalimentare, nutrizione e salute potranno lavorare per definire, in modo inedito a livello internazionale, la corretta nutrizione preventiva all'insorgenza malattie degenerative.Lo sviluppo degli algoritmi di analisi della grande massa di dati ottenuta, sarà affidato al Centro Data Science che avrà il compito di integrarle con informazioni di tipo epidemiologico e valutazioni etico-sociali.

Il Centro di Computational Life Sciencessvilupperà modelli multiscala di nuova generazione (per esempio per 3D genome) e la tecnologia necessaria all'analisi e studio dei big data, sia in termini di architetture software che strutture hardware, usando HPC - high-performace-computing e realizzando una facility di Storage/HPC. Attraverso la simulazione in ambiente virtuale dell'interazione tra nuove molecole e strutture biologiche, sarà possibile scoprire nuovi farmaci.
Il Centro di Analysis, Decisions and Society fornirà all'intero Human Technopole gli strumenti matematici, statistici e computazionali necessari a gestire i risultati ottenuti nelle diverse aree. Il Centro, inoltre, si occuperà di analizzare in modo integrato i dati genomici, medici e nutrizionali, con informazioni di tipo sanitario ed economico-sociale.Infine, il Centro di Nano Science and Technology studierà materiali e dispositivi nanotecnologici per migliorare il monitoraggio dello stato dei pazienti e dei cibi: sensori a basso costo e di alta sensibilità per analisi genetiche, dispositivi ingeribili in grado di monitorare i parametri vitali del corpo umano in tempo reale, packaging alimentare attivo.


Ufficio stampa MIPAAF

QBO, ENSO e SOLAR FLUX

L’autunno ormai è alle porte e con l’avvio del semestre via via più freddo, si iniziano a porre anche interrogativi circa le possibili sorti dell’inverno 2016/2017. Con questo articolo faremo un piccolo tentativo di tendenza, anche perchè siamo solo a Settembre!
PREVEDIBILITA’ A DISTANZA - Tuttavia, anche a maggiore distanza temporale, si può azzardare a delineare una possibile tendenza dell’inverno, sulla base di alcuni indici tele-connettivi (sono parametri dell'atmosfera, ndr) che sono meno mutevoli nel tempo e convenzionalmente caratterizzanti un possibile decorso invernale. 
I TRE INDICI FONDAMENTALI - Parliamo di tre indici essenzialmente: QBO, SOLAR FLUX e ENSO. Al di là di tutti gli altri aspetti della circolazione generale, anch’essi riconducibili ad altrettanti index e che possono influire, sul decorso dell’inverno. Questi costituiscono, un presupposto di base circa il possibile orientamento di una stagione invernale. 
COS'E' LA QBO - La QBO, sta per Quasi Biennal Oscillation, consiste in una oscillazione biennale della circolazione stratosferica: in circa 28 mesi, i venti in medio-alta stratosfera si invertono, talora provengono da Ovest verso Est, altre volte da Est verso Ovest. Nel primo caso parliamo di QBO positiva, nel secondo di QBO negativa. In riferimento all’Europa, la QBO negativa è più propensa a condizioni fredde, quella positiva a condizioni più miti. 
COS'E' IL SOLAR FLUX - Si tratta di un indice che esprime lo stato del flusso solare, in relazione all'andamento delle macchie solari. E' positivo se le macchie sono in numero elevato, negativo se le macchie sono in numero minimo. Ne risulta una diversa incidenza del grado di influenza termica e magnetica della nostra stella sul nostro pianeta, e sulla circolazione atmosferica che lo caratterizza.
COS'E' L'ENSO - Il famoso ENSO è l'indice che rappresenta l’andamento termico della superficie oceanica pacifica equatoriale. Se positivo, famoso EL NINO, inverno più mite su Europa; se negativo, NINA, ma non esagerata, possibilità di inverni più freddi. 
CARATTERISTICHE INDICI PER UN INVERNO FREDDO - Diciamo subito che i segni che devono avere questi 3 indici, per un inverno che abbia buoni propositi invernali per l’Europa sono: QBO +, SOLAR FLUX ai massimi livelli ( più comodamente ++ anch’esso ) e un ENSO neutro; oppure, QBO - SOLAR FLUX ai minimi livelli ( più comodamente - - anch’esso ) e un ENSO debolmente negativo, cosiddetta Nina debole. 
STATO ATTUALE DEGLI INDICI E ANOMALIE - Diciamo subito che quest’anno c’è una anomalia che non abbiamo riscontrato negli anni passati. Un'anomalia in riferimento alla QBO. Essa è stata positiva nello scorso anno, quest’anno sarebbe dovuta tornare negativa, per poi ripassare a positiva a conclusione del ciclo quasi biennale. Di fatto, e ciò è la prima volta che accade in 60 anni circa di osservazione dell’indice, l'inversione di tendenza non è avvenuta alle quote più alte della stratosfera. Si è come inceppata, mentre, e questo è un altro fatto anomalo, una parziale inversione vi è stata alle quote medio-alte stratosferiche, ma con una negatività esile e tendente alla neutralità. Insomma, un andamento di questo indice decisamente anomalo e che pone interrogativi anche sulla possibile evoluzione dell'inverno prossimo. 
CONCLUSIONI - Se non fosse intervenuta questa anomalia, già da ora avremmo potuto avere delle indicazioni abbastanza valide su come sarebbe potuto evolvere questa prossima stagione invernale. E ci sarebbero stati i presupposti, tutti, per un grande inverno, seppure poi in dettaglio, sulle varie aree europee, ci sarebbero potuto essere delle eccezioni. Tuttavia, in linea generale, i presupposti dei tre indici sarebbero stati tutti favorevoli a inverno freddo: SOLAR FLUX al minimo, andamento ENSO favorevole a una NINA debole e QBO, se non avesse fatto i capricci, negativa. L’anomalia della QBO sconvolge l’ andamento e, se si dovesse mantenere positiva, potrebbe deporre anche per un altro non inverno. Insomma molta incertezza per la prossima stagione fredda 2016/2017. Bisogna attendere ancora qualche mese per cercare di capire come evolve la QBO, in atteggiamenti, quest’anno, davvero anomali.

 

Fonte: ilmeteo.it

Pozzi irrigui - Consiglio regionale del Piemonte

Il Consiglio regionale - nella seduta di martedì 20 settembre -  ha approvato a maggioranza la proposta di deliberazione n. 173 “Disposizioni in materia di miglioramento dei pozzi irrigui e modificazione del Piano regionale di tutela delle acque del 2007”.

Si tratta in pratica di adeguare i pozzi miscelanti, ristrutturandoli in modo da non mettere in comunicazione le falde. È un intervento - ha spiegato l’assessore all’ambiente Alberto Valmaggia - che porterà notevoli benefici in termini ambientali, gestionali ed energetici.

La scadenza, che era fissata al 31 dicembre 2016, al momento ha ricevuto riscontri positivi per i pozzi industriali, mentre per quelli agricoli si è reso necessario un lasso di tempo maggiore.

Per chi interviene per mettersi a norma sono previste agevolazioni da parte della Direzione Agricoltura. Saranno a breve pubblicati dei bandi per erogare contributi a chi “rottama” i pozzi sostituendoli con altri funzionali e a norma, oltre ad agevolazioni per chi ne realizza di nuovi associandosi in consorzi.

Alla Direzione Ambiente sarà affidato il compito di individuare le aree ad elevata priorità ambientale di finanziamento, in quei territori dove i corpi idrici sotterranei profondi sono interessati da un rilevante scadimento qualitativo.

La proposta di deliberazione è conseguente all’approvazione della delibera con la quale la Giunta regionale proroga di cinque anni la scadenza per migliorare o sostituire i vecchi pozzi miscelanti, che mettono in comunicazione la falda superficiale, sempre più in sofferenza in tutto il Piemonte, con quella profonda, ancora in buone condizioni.

In parallelo alla Direzione Agricoltura è demandato il compito di procedere entro l’anno con i bandi di finanziamento, per i quali sono disponibili 2milioni 250mila euro derivanti da economie.

Sul provvedimento, in sede di Commissione insistevano una sessantina di emendamenti del gruppo M5S. Come ha spiegato in Aula il capogruppo Paolo Mighetti, gli stessi sono stati ritirati dopo che la Giunta ha sottoscritto una proposta emendativa - approvata -  che contempla precise garanzie di maggiori e restrittivi controlli nei processi autorizzativi di attività ambientali invasive per la messa in sicurezza delle falde acquifere. In fase di dibattito è anche intervenuto Antonio Ferrentino (Pd), che ha giudicato il provvedimento una grande opportunità di ammodernamento del sistema irriguo piemontese.

 

Fonte: http://www.cr.piemonte.it

Certificazioni Bio e Brexit

Cosa cambierà con la Brexit per le certificazioni bio? A questa domanda risponde in un articolo pubblicato su clal.it Matteo Bernardelli che ha sentito in merito il Consorzio per il controllo dei prodotti biologici di Bologna (Ccpb), sottolineando comunque che la Brexit non sarà operativa prima di due anni. Secondo il Consorzio, scrive Bernardelli, per i consumatori italiani non cambierà molto posto che nelle etichette dei prodotti britannici che arriveranno nei supermercati e negozi italiani si potrà leggere la provenienza, esattamente come accade ora. Allo stesso modo alle aziende, soprattutto quelle che esportano prodotti bio italiani nel Regno Unito, che sono molto più numerose rispetto alle concorrenti che importano nel nostro Paese, si ipotizza non verranno richiesti particolari adempimenti in più rispetto a oggi.

Fonte: www.clal.it

Agricoltura, tra app per meteo e droni

L'82,3% dei consulenti per l'agricoltura dell'Emilia-Romagna usa quotidianamente internet per l'attività. Lo dice la seconda edizione della ricerca su 'Il nuovo ruolo del consulente tra innovazione e digitale' presentata da Image Line e Nomisma a Macfrut, che analizza il punto di vista di tecnici, agronomi, agrotecnici e periti agrari, con un focus particolare sull'Emilia-Romagna, regione chiave per l'agricoltura nazionale.
    Le principali informazioni ricercate sono aggiornamenti normativi e di settore (21,4%), seguite da informazioni su tecniche e trattamenti per le colture (18,6%) e su bandi e altre opportunità di finanziamento (18,2%). Le previsioni meteo, consultate quotidianamente dal 35.2% degli agricoltori e dall'11,9% dei consulenti, sono protagoniste dell'utilizzo di app. Interesse poi per il gps applicato all'agricoltura di precisione (17%) e le centraline agro-meteo (15,7%). Infine i droni sono identificati come strumenti da implementare dal 15% dei consulenti e per il 43% degli agricoltori.

 

Fonte: http://www.ansa.it/emiliaromagna

EIMA 2016

EIMA International è l’Esposizione Internazionale di Macchine per l’Agricoltura e il Giardinaggio, rassegna a cadenza biennale promossa dal 1969 da FederUnacoma (Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura) ed organizzata dalla sua società di servizi FederUnacoma surl, in collaborazione con BolognaFiere.

Alla Rassegna, organizzata in 14 settori merceologici e articolata anche nei saloni specializzati di EIMA ComponentiEIMA GreenEIMA Energy ed EIMA M.i.A., partecipano direttamente industrie costruttrici di ogni continente, presentando le tecnologie di avanguardia del comparto a livello mondiale. 

La razionale organizzazione merceologica dell’esposizione consente ad un enorme platea di visitatori professionali - ai quali vengono riservati i primi due giorni di svolgimento dell’esposizione - e amatoriali di focalizzare subito i settori d’interesse e di organizzare così al meglio la loro visita. A EIMA prendono parte missioni di operatori economici provenienti da 60 paesi.

EIMA si svolge nel quartiere fieristico di Bologna su una superficie complessiva di 375.000 mq (140.000 mq la superficie espositiva netta), e in ogni edizione ospita circa 1900 espositori provenienti da 40 paesi che espongono oltre 50.000 modelli di mezzi, macchine e attrezzature per ogni tipo di lavorazione agricola o “verde” e per ogni modello di impresa.

Solo con oltre 90 q/ha si coprono i costi

La campagna 2016 è stata caratterizzata da rese ettariali e qualità mediamente buone, superiori a quanto riscontrato nell’annata precedente su tutta l’area Padana.

Le produzioni medie hanno raggiunto e talvolta superato i 70-75 q/ha su terreno lavorato e fino 70 q/ha su sodo.

Le piogge precedenti e durante la campagna non hanno compromesso significativamente gli aspetti qualitativi del grano in piedi, confermati da pesi specifici congrui ai parametri richiesti dalla trasformazione come pure dal punto di vista sanitario.

Raramente si sono evidenziate problematiche qualitative e quando successo, limitatamente ad alcune situazioni riguardanti grano fortemente allettato con le spighe a contatto del suolo.

Pertanto mediamente il combinato resa-aspetti qualitativi ottenuto è stato migliore di quanto previsto nelle settimane precedenti la raccolta che erano state caratterizzate da elevata piovosità e basse temperature, non favorevoli alla fase di maturazione del grano soprattutto se allettato.

I dati consuntivati dal punto di vista produttivo nell’areale in analisi (vedi grafico rese – prezzi anni 2010-2016) evidenziano che le rese ettariali medie sono aumentate rispetto alle tre annate precedenti fino al 20%, ripetendo sostanzialmente le produzioni medie del 2012, miglior anno degli ultimi cinque per rese, prezzi e, conseguentemente, redditività.

Impegno, attenzione e cura nelle operazioni colturali profusa dai cerelicoltori nella campagna appena esaurita rispetto all’obiettivo di aumentare le modeste rese ettariali medie ottenute negli ultimi tre anni, hanno dato risultati positivi che credibilmente sarebbero state anche migliori con una stagionalità più convenzionale elevando potenzialmente ulteriormente le produzioni ai livelli più alti delle ultime dieci campagne.

Leggi l’articolo completo su Terra e Vita 35/2016 L’Edicola di Terra e Vita

L’agricoltura traina il PIL

Con l’agricoltura si mangia, verrebbe da dire parafrasando la frase di un ministro italiano che qualche anno fece molto discutere. Anche l’uscita dei dati Istat sul Pil italiano nel secondo trimestre del 2016 fa accapigliare, come di consueto, tutte le forze politiche: rispetto ai primi tre mesi dell’anno, il prodotto interno lordo (corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) resta invariato. Su base tendenziale annua, gli analisti registrano un aumento dello 0,8% anziché lo 0,7% stimato in precedenza.

Tradotto in parole povere, il Paese resta in crescita zero rispetto all’inizio di quest’anno (la cosiddetta variazione congiunturale), ma migliora rispetto alla performance registrata nel trimestre aprile-giugno 2015 (la variazione tendenziale).

Insomma ci sono buoni motivi per vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, a seconda che ci si riferisca all’anno scorso o agli ultimi mesi. Il settore industriale ad esempio perde lo 0,6% su base trimestrale (registrando però una crescita di pari consistenza rispetto al 2015), mentre i servizi agguantano nello stesso periodo un +0,2% (+0,8% su base tendenziale).

A crescere maggiormente, in entrambi i casi, è il settore primario: l’agricoltura mette a segno infatti un incremento dello 0,5% nel trimestre, che sale addirittura all’1,8% paragonato alla fotografia che l’Istat scattava un anno fa. È il lavoro dei campi e degli allevamenti, insomma, a trainare il nostro Paese un po’ più lontano dal baratro della crisi, in controtendenza rispetto a un vortice globale che negli ultimi anni sembrava non aver lasciato scampo a nessuno.

Non può che essere una buona notizia per chi crede nelle possibilità di un mondo a lungo vilipeso: quanto spesso abbiamo sentito ripetere, in passato, che le produzioni agricole e alimentari erano un retaggio anacronistico in un Occidente sempre più votato ai servizi immateriali? Proprio quando sembrava a un passo dall’essere dimenticata l’agricoltura si è presa la sua rivincita, tornando a far parlare di sé e ad attrarre le energie di tanti giovani anche nelle aree più in difficoltà della penisola (vi ricordate la bella storia del mulino di Stefano, quella dei ragazzi che hanno riscoperto la coltivazione dell’albicocca di Scillato in Sicilia o della cooperativa anticamorra di Ercolano col suo pomodoro pizzuto?).

Certo resta molto da fare, e molte domande interrogano la politica ogni giorno spesso senza trovare risposta (solo qualche giorno fa vi parlavamo della legge sull’agricoltura sociale, che a un anno dall’approvazione attende ancora di trovare applicazione). Ma lo sforzo quotidiano di tanti agricoltori, allevatori e artigiani del cibo non manca di produrre i suoi effetti, tanto da farsi carico di buona parte delle speranze che gli italiani affidano al futuro.

Andrea Cascioli

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Terra Madre Salone del Gusto

Un appuntamento da non perdere per cambiare il futuro del cibo. 
Terra Madre Salone del Gusto , una delle manifestazioni enogastronomiche più grandi e culturalmente significative del mondo, festeggia il suo ventesimo compleanno con un nuovo nome e una nuova location.

Con l’edizione del 2016 si porta a compimento il percorso di integrazione fra il Salone del Gusto e Terra Madre che è iniziato nel 2012. Quest’anno più che mai la vera protagonista sarà l’“anima rurale” dell’evento, Terra Madre, appunto, per mettere ancora più al centro i produttori di piccola scala che producono ogni giorno cibo buono, pulito e giusto per tutti.

Per la prima volta l’evento si svolgerà all’aperto, nei luoghi più belli e rinomati di Torino, dal 22 al 26 settembre. A differenza degli anni precedenti, quindi, non si dovrà pagare alcun biglietto d’ingresso – esclusi ovviamente gli eventi a pagamento, come Laboratori del Gusto, Scuole di cucina, Appuntamenti a tavola… Palazzi, musei e parchi cittadini ospiteranno una vasta gamma di laboratori, conferenze, forum, street food ed esposizioni; nel cuore della manifestazione, al Parco del Valentino, si snoderà l’enorme mercato, dove i visitatori avranno l’occasione di incontrare direttamente i produttori. Ciò che rende Terra Madre Salone del Gusto davvero speciale è proprio l’opportunità di scoprire l’incredibile biodiversità agricola del pianeta e i suoi custodi, coloro che producono il cibo che mangiamo ogni giorno, ripercorrendone a ritroso il lungo viaggio dal campo alla tavola.

Al di là dell’esperienza che Terra Madre Salone del Gusto offre ai suoi visitatori, anche i delegati hanno un’occasione unica, quella di incontrarsi tutti insieme nello stesso luogo: quest’anno, da tutti i continenti, arriveranno 5000 delegati, per alcuni dei quali è il primo viaggio fuori dal proprio paese d’origine. In un ampio programma di forum, produttori, pescatori, pastori e artigiani condivideranno le loro esperienze, le loro storie, i problemi che affrontano e le possibili soluzioni.

Voler bene alla terra è il tema della manifestazione di quest’anno: prendersi cura del nostro pianeta è un imperativo per tutti e Slow Food vuole farlo riscoprendo il piacere di lavorare con i produttori, gli educatori, i cuochi, i ricercatori, i contadini, le comunità del cibo e le famiglie. Perciò vogliamo coinvolgere il pubblico sul significato di essere un contadino, un coproduttore e fare il proprio orto, per incoraggiare il maggior numero possibile di persone a cominciare a coltivare il proprio cibo, rimettendoci in contatto con le nostre radici.

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