L'agricoltura italiana si trova in cima al podio europeo per un valore aggiunto di 31,3 miliardi di euro, seguita dalla Francia con 30,2 miliardi di euro e Spagna, 29,3 miliardi di euro.
Un bel risultato che però è reso un po' amaro a causa dell'emergenza sanitaria in corso che ha avuto un forte impatto sui risultati dell'agricoltura europea: le attività si sono dovute ridimensionare anche a causa delle difficoltà riscontrate per collocare molti prodotti sui mercati, di cui hanno risentito i prezzi, che sono crollati in tutta europa, come ad esempio gli allevamenti di visoni in Danimarca, la produzione di suini in Germania e tutto il settore del florovivaismo sviluppato nei Paesi Bassi, con lo stop a cerimonie ed eventi.
Ha pesato inoltre la riduzione delle attività ricetivve a causa della chiusura a più riprese di bar, ristoranti e alberghi, che hanno colpito prodotti quali il vino e birra, la carne e il pesce cosi come i salumi, l'olio e il formaggio di qualità.
Bisogna purtroppo sommare le grandi perdite subite dall'agriturismo, causate delle continue chiusure e della perdita di turisti stranieri.
Per far fronte alle difficoltà è importante lavorare attraverso progetti concreti, procedendo per questa via il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ricorda l'importanza del recovery plan e il non trascurare l'importanza della digitalizzazione delle aree rurali, recupero di terreni abbandonati, chimica verde e bioenergie per contrastare il cambiamento climatico ed interventi specifici nei settori deficitari dai cereali all’allevamento.